Nel 1920, prima ancora del fenomeno dell'adesione di massa, il primo fascismo fu protagonista di una violenta aggressione al gruppo nazionale sloveno di Trieste. Fu dato alle fiamme l'Hotel Balkan, nella sede del Narodni Dom, centro culturale e politico sloveno, nel corso di una mobilitazione di carattere nazionalista, che colpì anche altri luoghi slavi in città. Le autorità locali intervennero debolmente, mentre la ricostruzione dei fatti fu incerta, nel clima infuocato del momento, tanto che gli storici parlano di “silenzi e collusioni” delle forze dell'ordine con gli autori. Oggi l'edificio restaurato è sede di un luogo della cultura slovena a Trieste. Nel viaggio è stato occasione di incontro con personalità della cultura triestina: istituzioni, stampa italiana e slovena, associazioni. È stato momento di sensibilizzazione importante per gli studenti. Ne hanno tratto la conoscenza di uno dei momenti di feroce contrapposizione fra nazionalità e una concreta rappresentazione del dialogo possibile fra culture di confine.
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ŠTEFAN ČOK |